giovedì 24 aprile 2008
IL SIGNOR Khalihenna Ould Errachid INTERVESTATO DAL GIORNALE AL RAYA IL 14-12-2006
AL RAYA :ha sottolineato il presidente Khalihenna Ould Errachid sulla soluzione d’accordo basata sull’autonomia rimane la soluzione ideale del conflitto del Sahara, è stato dichiarato duarante l’intervista che ha reservato il giornale La RAYA in Marocco sulla qualle si è discusso della realtà del conflitto, e il lavoro del Consiglio Reale Consultivo degli Affari del Sahara cui presidente Khalihenna Ould Errachid chi è stato nominato da Sua Maestà il Re Mohammed VI ed è il consiglio che normalmente deve svolgere un ruolo importante nel conflitto del Sahara durante la prossima tappa.
Khalihenna Ould Errachid è nato in novembre 1951 a Laayoune in un momento che il Sahara era sotto dominio spagnolo, e nello stesso momento aveva già iniziato la rivolta contro il sistema del protettorato francese, Khalihenna Ould Errachid ha seguito i suoi studi a Madrid la capitale spagnola, e prima che il Marocco inizi alla liberazione del Sahara dopo l’evento della marcia verde, ha creato il partito nazionale del Sahara lo spagnolo conosciuto in abbreviazione « BONS »
E sotto le autorità marocchine, è stato scelto Khalihenna Ould Errachid tra il 1977 e il 1992 ministro degli affari del Sahara Sahara durante i successivi governi che ha conosciuto il Marocco.
Khalihenna Ould Errachid : ha rappresentato la città della Laayoune come parlamentare nel parlamento marocchino durante il periodo tra 1977 e 2002 ed è stato nominato anche presidente del consiglio municipale della città di Laayoune fra le grandi città del Sahara nel 1983 creando cosi il partito nazionale democartico.
La parte integrale dell’intervista :
RAYA : cominciamo con l’evento della liberazione da parte del Re del Marocco Moahmmed VI di 48 prigionieri del Sahara con l’intervento del Consiglio che Lei preside significa che il Consiglio ha cominciato a lavorare ?
Khalihenna Ould Errachid : è vero, una prova concertante che possiamo notare che il Consiglio ha cominciato a lavorare, un lavoro serio e obbiettivo, a livello politico su alti livelli, questo passo preso da Re del Marocco Moahmmed VI di liberare tutti i prigionieri rimasti dopo gli ultimi eventi accaduti nelle province del Sud del Sahara è un una vera e propria prova che la politica seguita da Sua Maestà il Re è una politica seria per concretizzare quello che è stato detto durante il suo discorso del 25 marzo scorso nella città di Laayoune, riguardante la riconciliazione finale e totale con il popolo del Sahara, e dimenticare mettere fine al passato con tutti i suoi negativi, e aprire una nuova pagina che riguarda di modo concentrato che il Marocco si costruira su forti e moderni basi nei tutti i settori siano politici, economici e sociali che consente tutte le sue strutture, e a capo di questo la struttura del Sahara, e quindi la politica attuale mira verso una dimostrazione del progetto marocchino dell’autonomia sotto l’egido del Re ed è anche un progetto serio e trasparente.
RAYA: l’ultima relazione di Kofi Anan e la sua raccomandazione di perdurare la missione e la presenza delle Nazioni Unite nel Sahara, pero ha invitato la parti belligerenti ad una soluzione politica neutrale e accettabile da tutte le parti. E questo significa che è stato abbandonato totalmente il progetto di James Beecker, e organizzare il referendum?
Khalihenna Ould Errachid : è vero questo è la prima analisi della relazione di Kofi Anan presentato davanti al Consiglio di Sicurezza in attesa di una risoluzione a proposito, e per questo Kofi Anan insiste sul fatto, e che non lascia nessun dubbio, che il progetto di Becker è fallito completamente
Perché è un progetto che non coincide con la situazione riguardante il dossier del Sahara, ed è anche un progetto di referendum per la definizione dell’identità e che ha impegnato molto il Consiglio di Sicurezza per molti anni e non ha avuto luogo, perché questo genere di referendum non è mai stato realizzato fin dalla costituzione del Consiglio nel 1948, e nemmeno uno, percio questo referendum non è fattibile sul terreno, perché le tribu che ha calcolato le Nazioni Unite non vive soltanto nel Sahara Marocchina pero vive anche negli altri Sati vicini, l’Algeria e la Mauritania e il Nord di Mali, e quindi se vogliamo realizzare un referendum libero, trasparente, democratico e neutrale bisognare unire nel referendum tutti i cittadnin del Sahara che si trovano in questi Stati, e questo ovviament non è possibile, da questo punto il referedum e la definizione dell’identità non si puo avviare, e non rimane davanti a noi che una soluzione politica che soddisface tutte le parti.
RAYA : in risposta il capo del polisario ha definito il progetto dell’autonomia marocchino nel Sahara che è un progetto discriminatorio per il popolo del Sahara, allora che nello stesso momento il governo marocchino e con il suo portavoce Nabil Ben Abdellah ha rifiutato nessun negoziato con in fronte polisario, e che ci sia con la parte quella dell’Algeria. Come consiglio Consultivo del Sahara, quale sia il suo punto di vista e la sua reazione ?
Khalihenna Ould Errachid : nel progetto di autonomia non nessuna discriminazione nei confronti del popolo del Sahara, pero al contrario c’è una giustizia per il popolo del Sahara nei tutti settori.
Prima : unaa giustizia per quanto riguarda la riconoscenza ufficiale della loro posizione e partecipazione come ente costitutivo della nazione marocchina attrverso la storia.
Secondo : il progetto dell’autonomia non descrimina il popolo del Sahara in quanto il loro destino, perché gli da non solamente diritti economici e sociali, pero diritti politici, significa che questo prtogetto apre la porta ai figli della regione per poter gestire e essere i veri propri rappresentanti della loro terra, e gestiscono loro stessi le loro propri affari e vine dato loro la possibilità di usufruire di tutte le ricchezze della regione, e dal punto di vista sociale vengono conservate tutte le tradizioni e le abitudini nell’ambito generale del Regno del Marocco perché i cittadini del Sahara hanno raporti storici e religiosi con il capo dei credenti chi è il Re del Marocco, rapporti con parenti e i decendenti che non si puo dietro nessuna condizione abbandonare questo atto di fiducia, pero questo atto di fiducia da un altro punto di vista viene accompagnata dai diritti politici, economici, sociali e sono quelli i diritti che garantisce l’autonomia.
Naturalmente e per concretizzare questa autonomia sulla terra, siamo pronti ad entrare nei negoziati con il fronte del Polisario che sono i nostri fratelli e nostra famiglia, e che pur troppo le condizioni internazionali nel passato che li ha spinti e la situazione del Marocco a quell’epoca hanno spinto loro a prendere questa posizione estremista, pero oggi, non rimane loro nessuna giustificazione per la richiesta della separazione, soprattutto che tutte le richieste dei cittadini del Sahara sono realizzabili nel progetto dell’autonomia.
Per quanto riguarda l’Algeria lo Stato fratello e vicino, lo Stato arabo, islamico, africano, dice che non fa parte del conflitto, e noi la rispondiamo, va bene ci crediamo, e la chiediamo di abbandonare i vecchi litigi e i problemi delle frontiere.
La soluzione di questi problemi è una affare del passato ed è finita, e ci aiuta a iniziare negoziati con i fratelli dentro il polisario per unire tutti il popolo del Sahara e mettere in campo le basi dell’autonomia che realizzerà per tutti i loro desideri e progetti.
Perché realizza per il Marocco la sua supremazia finale su tutto il territorio, e per il popolo marocchino del Sahara i loro diritti politici, economici, sociali e culturali, e realizza per l’Algeria la conservazione della sua dignità perché ha aiutato i cittadin del Sahara durante
tutti questi anni, e ha aiutato loro a raggingere qualcosa di concreto e che il suo sforzo non si è svenito.
Da questo punto l’autonomia è l’unica soluzione per risolvere il cccproblema del Sahara, e quindi non c’è un’altra soluzione né tramite le Nazioni Unite né tramite altro, e anche per chiarire la composizione del Maghreb arabo e per occuparsi dei problemi che incontra le nostre società nei tutti i settori politici, economici, sociali e nel settore della democrazia e le relazioni bilaterali.
RAYA : ha invitato un capo ad accettare l’autonomia, e che è pronto ad aiutarlo a diventare presidente del potere dell’autonomia, nello stesso momento molti lo vogliono inculpare come crimine di guerra inseguito alle accusazioni sia da parte delle famiglie dei priginieri di guerra marocchini sia gli abitanati degli accamapmenti ?
Khalihenna Ould Errachid : Senta, per arrivare alla pace bisogna qualcosa prima, prendendo in considerazione che la riconciliazione è una cosa essenziale per raggiungere la pace e non possiamo portarci verso i litigi allora che cerchiamo la pace, e siamo pronti ad aiutare il nostro vicino e fratello Mohammed Abdelaziz capo del polisario perché ci sia il presidente dell’autonomia con tutti i nostri sforzi e nostra energia sotto il regno marocchino, e sotto la direzione del Re Mohammed VI, e questo una nostra espressione per volgere la pagina del passato e costruirne una nuova.
RAYA : quando discuterete sulla possibilità di nominare il capo del polisario, com’è questo, sarà tramite le elezioni oppure la nomina diretta ?
Khalihenna Ould Errachid No, tramite le elezioni, e quindi non possiamo spingerlo verso poteri di presiedere l’autonomia e come una prova della nostra volonta di riconciliazione.
RAYA : si parla che desiderate incontrare il presidenete algerino Abdelaziz Bouteflika, quali sono le preparazioni fino ad oggi per realizzarlo ?
Khalihenna Ould Errachid : all’inizio sappiamo che il presidente Bouteflika sta passando analisi medicali, speriamo per lui una buona salute e convalecenza. Per quanto riguarda la risposta alla tua domanda, ed vero che ho chiesto il permesso al Re per parlare al Presidente Bouteflika e al governo e lo stato algerino, perché vogliamo esprimerlo e dirlo direttamente che siamo dei veri cittadini del Sahara, e che la maggiore parte che vive sotto il regno del Marocco e che considera che l’autonomia è l’unica soluzione per relaizzare la riconciliazione, e che l’autonomia ci conviene.
E già il continente africano è pieno di problemi e crisi, e gli stati poveri costruiti sulla base delle tribu non riuscisce, c’è la Somalia lo Stato arabo e africano fratello cui problema essenziale risiede nell’assenza dell’accordo tar le diverse tributi componenti dello stato, vedi ora quello che succede a Darfour all4est del Soudan dove le tribu si uccidono tra di loro….
E quindi non è possibile costruire un piccolo stato basato sulle partenenze tribali perché diventerà un luogo di problemi negli nel Maghreb Arabo e il continente africano, oltre questo anche il mondo, la zona è in crisi aloora che i grandi Sati protegge la pace dentro i suoi territori ad esempio l’unione europea e gli Stati Uniti, percio bisogna eviatre tutto quello che porta alla guerra civile, da questo punto l’autonomia
E il progetto modello per il Sahara, perché fa soddisfare tutti i cittadini e evita il non permanenza e la guerra, partecipa da un altro punto nell’appoggiare la fraternità tra gli Stati del Maghreb Arabo, soprattutto che i cittadini della regionesono molto legati al Marocco, alla Mauritania e all’Alegeria dal punto di vista umano, famigliale e geografico.
RAYA :Quale la causa del ritardo della proposta del progetto dell’autonomia che era previsto presentarlo nello scorso aprile alle Nazioni Unite ?
Khalihenna Ould Errachid : Certamente, dal primo giorno del 25 marzo scorso, abbiamo iniziato i nostri contatti interni e esterni per spiegare questi passi storici, è il passo vero e proprio del Marocco, e che porta senza dubbio ad una riconciliazione storica, e abbiamo cominciato a spiegare la proposta ai cittadini tramite i mezzi di comunicazione e i contatti diretti, e secondo le prime iniziative, la maggior parte dei cittadini del Sahara esprimono la loro soddisfazione per il progetto.
RAYA : alla fine, qual’è la sua visione futura della fine del conflitto, soprattutto dopo la relazione di Kofi Anan che considera il conflitto del Sahara un dossier già incluso nell’agenda delle Nazioni Unite per molteplici ragioni fra le quali la maggior parte degli Stati vuole mantenere le sue relazioni con il Marocco e l’Algeria ?
Khalihenna Ould Errachid : Questa conclusione conferma che non c’è una soluzione oltre quella dell’accordo basato sull’autonomia, la guerra non ha dato niente, il referendum basato sulla definizione dell’identità non si puo realizzare, e quindi non c’è altro che la scelta dell’accordo e accettare la proposta dell’autonomia, almeno se vogliamo perdurare questo conflitto solamente per abuso e spreco di tempo.
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